Matteo Levaggi racconta “Sei Europa”, il suo ultimo singolo [Intervista]

“Sei Europa” di Matteo Levaggi è una lode all’amore, visto in tutte le sue sfaccettature. Si tratta di una ballad pop, prodotta da Aville, che esprime i sentimenti dell’autore dopo una profonda ricerca interiore. Amore universale, un sentimento che accumuna tutti gli esseri viventi, è un termine più forte per definire l’affetto e l’apprezzamento verso qualcosa o qualcuno. L’amore universale è comprensione e apertura al mondo, un concetto che raccoglie tutti i tipi di amore. Capire le nostre emozioni, la passionalità e l’affettività, ci autorizza di stimolare la nostra anima emotiva. Questi brevi significati sono, oggettivamente, la nostra unione superiore con le cose, gli individui e le conoscenze che suscitano, grazie al batticuore, tendenze di circostanze e riflessioni fissate da gesti o operati. Matteo Levaggi ci regala dunque un singolo contemporaneo che vuole analizzare l’amore, una ballad introspettiva che porta l’ascoltatore ad elaborare le emozioni.
“Sei Europa” è già disponibile sulle principali piattaforme di vendita digitale e di streaming.
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<h1>Intervista</h1>
<h2>1. Quando hai decido di dedicarti alla musica e perché?</h2>
Decisi di dedicarmi seriamente alla musica circa due anni fa dove iniziai a scrivere le mie prime canzoni nella stanza di camera mia con l’aiuto di amici in quell’inizio di avventura
<h2>2. Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?</h2>
I primi passi furono cercare un producer tra gli amici chiedendo un po’ in giro, qualcuno che disegnasse le mie immagini copertine e poi pensare ai testi delle canzoni e creare idee di melodie da mandare poi al producer per poi crearci su quella che poi sarebbe diventata la base della canzone
<h2>3. Qual è il tuo genere musicale?</h2>
Non ho ancora un genere definito, si può dire che sono ancora in fase di sperimentazione cercando di differenziarmi anche quel poco dagli altri. Ho buoni presentimenti, sono ottimista.
<h2>4. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?</h2>
In primis su tutti Fabrizio de André, da lui ad esempio mi sono molto ispirato nello stile della scrittura per il mio ultimo singolo intitolato: “Sei Europa”. Sono stato influenzato anche molto in generale dai più grandi cantautori italiani e non.
<h2>5. Ti stai già esibendo? Raccontaci se parteciperai a qualche evento o se hai in programma qualcosa di nuovo.</h2>
Nel 2021 feci il mio primo concerto presso un locale che mi ospitò e quella serata di un’ora e mezza la ricorderò per sempre, esperienza unica e fantastica. Ora sto partecipando a un contest chiamato “Fantastico Festival” dove sono ancora agli inizi ma spero di arrivare più avanti possibile. In futuro vorrei tanto poter fare altri concerti miei e per riuscirci so che dovrò lavorare molto e ci metterò tutto me stesso.
<h2>6. Cosa ne pensi dei Talent Show?</h2>
Penso che alcuni talent possano essere un opportunità e un trampolino di lancio. Spero di essere un giorno pronto per un talent importante
<h2>7. Cos’è la musica per te?</h2>
La musica per me, anche se a dirlo risulterà frase tipica, è praticamente quella cosa che mi ha tirato fuori più volte da momenti bui e ridato la forza di reagire, mi è sempre stata vicina sin da piccolo. E’ l’unica maniera che ho io per esprimermi e cercare di far capire alle persone cosa provo, cosa sento ecc.
<h2>8. Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole.</h2>
Evocativa, aulica e corale tragica. Queste penso siano le 3 parole più adatte.
Evocativa perché evoca tanti sentimenti, emozioni anche contrastanti e racconta di un amore visto in tutte le sue sfaccettature. Aulica per via del tipo di scrittura usata nel testo. Corale tragica perché nel ritornello richiama l’uso del coro nelle tragedie greche
<h2>9. Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?</h2>
Per adesso sto lavorando a nuove idee ma ancora non è arrivata quella giusta, spero però che comunque arrivi presto così da poter pubblicare al più presto una nuova canzone
<h2>10. Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?</h2>
Non scarterei l’idea. Potrebbe essere anche questa un esperienza che potrei provare. Non scarto mai tutte le possibilità e se dovesse capitare l’occasione anche solo per una serata all’estero sarei contento ma soprattutto curioso di sperimentare anche quell’esperienza.
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